Insonnia 1, 2 o 3: tu a quale tipo appartieni?

15/03/2023

Diversi tipi di insonnia corrispondono a situazioni molto differenti tra loro ed oggi, pur vivendo appieno nell’era dell’informazione e comunicazione, su questo argomento specifico è difficile trovare fonti affidabili ed un livello di divulgazione comprensibile a tutti.

Ma proviamo a partire con ordine.

Da un punto di vista clinico, quanto sopra viene differenziato in tre diversi “tipi” di Insonnia, a seconda del “momentum” in cui si manifesta la condizione stessa. Parliamo infatti di Insonnia Iniziale, quando si ha una difficoltà ad addormentarsi – ovvero ci si addormenta in più di 20-30 minuti da quando si entra nel letto. Nel caso in cui si abbia invece la tendenza a frequenti brevi risvegli – più di 2 o 3 nel corso di una singola notte – si identifica un’Insonnia Intermittente o di Mantenimento. In ultimo, quando si verifica un risveglio mattutino nelle prime ore, ovviamente non voluto e dopo circa 4-5 ore di sonno solamente, si è in presenza di un’Insonnia Terminale.

È piuttosto normale che ciascuno di noi, nel corso della sua intera vita, sperimenti almeno una volta ciascuna delle diverse tipologie di insonnia, legata a momenti particolari o a fattori scatenanti che si ripetono per un po’, senza per questo avere ripercussioni significative sulle proprie giornate.

Essendo il Sonno uno dei fattori chiave della salute e del benessere, è comunque importante approfondire se situazioni come quelle descritte possano significare soffrire di Insonnia patologica, come approfondito in “Sei un insonne se ti succedono queste cose”.

Bibliografia

“il trattamento cognitivo-comportamentale dell’insonnia”, C.Jungquist , M. Perlis, D.Posner – Franco Angeli, edizione italiana a cura di L.Palagini, L.Bontempelli, A.Germignani, M.Guazzelli

Questo articolo è stato validato dal Dott. Livio De Sanctis, psicologo e psicoterapeuta, specialista in terapia cognitivo comportamentale e tecnologie del sonno.