
Insonnia e CBT-I: come funziona la terapia più efficace per dormire bene
Dormire non è un lusso, ma una necessità biologica. Tuttavia, milioni di persone nel mondo non riescono a farlo nel modo giusto. L’insonnia è uno dei disturbi del sonno più comuni e sottovalutati, spesso trattato con farmaci a breve termine. Esiste però una soluzione più efficace, duratura e sicura: la Terapia Cognitivo Comportamentale per l’Insonnia, nota come CBT-I. In questo articolo scoprirai cos’è l’insonnia, come si diagnostica, quali sono i rimedi disponibili e perché la CBT-I è considerata il trattamento d’elezione in tutto il mondo.
Cos’è l’insonnia: definizione e manifestazioni
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato da difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti o precoci, oppure da una percezione soggettiva di sonno non ristoratore. È un problema che va oltre la singola notte: può compromettere in modo significativo la qualità della vita, la salute mentale e le prestazioni quotidiane.
Tipologie di insonnia
- Insonnia occasionale o transitoria: dura meno di una settimana, spesso legata a eventi stressanti.
- Insonnia a breve termine: si protrae fino a 3 mesi.
- Insonnia cronica: persiste per almeno 3 notti a settimana per oltre 3 mesi.
Secondo l’American Academy of Sleep Medicine (AASM), l’insonnia colpisce fino al 30% della popolazione adulta in forma transitoria e circa il 10-15% in forma cronica. In Italia, si stima che circa il 20% degli adulti soffra di insonnia cronica.
Come si diagnostica l’insonnia
La diagnosi di insonnia è clinica e si basa su:
- Colloquio con lo specialista del sonno o medico psicologo
- Raccolta anamnestica completa (abitudini, sintomi, durata)
- Compilazione di diari del sonno e questionari validati (es. ISI – Insomnia Severity Index)
- In alcuni casi, actigrafia o polisonnografia per escludere altri disturbi (es. apnea notturna)
La diagnosi si formula se il disturbo causa disagio significativo e interferisce con la funzionalità diurna: sonnolenza, irritabilità, difficoltà di concentrazione, depressione o ansia.
I rimedi per l’insonnia: tra miti e soluzioni reali
Molte persone ricorrono a soluzioni rapide come sonniferi, rimedi naturali o integratori. Tuttavia, queste strategie spesso non risolvono la causa del problema e, nel caso dei farmaci, comportano rischi di tolleranza, dipendenza e effetti collaterali.
Farmaci per dormire: solo per uso temporaneo
I principali sono benzodiazepine, Z-drugs e ipnotici. Sono efficaci nel breve termine, ma non modificano i pensieri e i comportamenti disfunzionali legati al sonno.
CBT-I: la soluzione più efficace secondo la scienza
La Terapia Cognitivo Comportamentale per l’Insonnia (CBT-I) è oggi il trattamento raccomandato da tutte le principali linee guida internazionali, tra cui:
- American College of Physicians (ACP)
- National Institutes of Health (NIH)
- Sleep Foundation
- British Association for Psychopharmacology
Cos’è la CBT-I e come funziona
La CBT-I (Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia) è una psicoterapia strutturata, senza farmaci, focalizzata sulla modifica di pensieri, comportamenti e abitudini che mantengono l’insonnia.
Obiettivi della CBT-I
- Riassociare il letto al sonno, non alla frustrazione
- Sviluppare un ritmo sonno-veglia regolare
- Ristrutturare pensieri negativi sul sonno
- Ridurre l’ansia da prestazione legata al dormire
In cosa consiste il trattamento
Il percorso dura in genere da 5 a 8 incontri, condotti da uno psicologo o psicoterapeuta formato, e si articola in:
- Educazione sul sonno e sul ritmo circadiano
- Tecniche di restrizione del sonno (ottimizzare tempo a letto)
- Controllo dello stimolo (riassociare il letto al sonno)
- Ristrutturazione cognitiva (modificare pensieri disfunzionali)
- Tecniche di rilassamento e gestione dell’ansia
- Igiene del sonno personalizzata
Efficacia della CBT-I
Numerosi studi confermano che la CBT-I è efficace nell’80% dei casi, con benefici duraturi anche dopo 6 mesi o più. Inoltre, migliora anche i sintomi di ansia e depressione correlati.
CBT-I: i vantaggi rispetto ai farmaci
CBT-I
Agisce sulle cause Agisce sui sintomi
Nessuna dipendenza
Risultati duraturi nel tempo
Migliora la salute mentale globale
Farmaci ipnotici
Agisce sui sintomi
Possibili effetti collaterali e assuefazione
Efficace solo nel breve periodo
Può alterare umore e attenzione
La CBT-I è quindi la prima scelta raccomandata per l’insonnia cronica: più sicura, più efficace, più sostenibile.
La CBT-I nel mondo e in Italia: un divario da colmare
Nel mondo
- Negli Stati Uniti, la CBT-I è rimborsata da numerose assicurazioni sanitarie e parte dei protocolli ospedalieri.
- In Regno Unito, il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) ha integrato piattaforme digitali per la CBT-I (es. Sleepio).
- In Australia, esistono portali pubblici per accedere alla CBT-I online (es. This Way Up).
In Italia
Nonostante l’evidenza scientifica, la CBT-I è poco diffusa:
- pochi terapeuti formati in tutto il Paese
- Accesso limitato e costi non coperti dal SSN
- Bassa consapevolezza tra medici e pazienti
Secondo un sondaggio che abbiamo fatto nel 2023 a circa 1.000 persone, solo 1 italiano su 5 affetto da insonnia cronica prova a cercare una terapia. La maggior parte si affida a farmaci o non riceve alcun trattamento.
Conclusione
L’insonnia non si risolve con un farmaco preso occasionalmente. Serve un approccio che curi le cause, non solo i sintomi. La CBT-I è il trattamento più efficace, sicuro e duraturo per chi soffre di insonnia cronica.
In Italia c’è ancora molta strada da fare, ma grazie a realtà come Sonirico, oggi è possibile accedere a un percorso scientificamente valido, costruito su misura, ovunque ti trovi.
Fonti:
- American Academy of Sleep Medicine (AASM) – “Insonnia: sintomi, cause e trattamenti” – https://www.sleepfoundation.org/insomnia
- Istituto Superiore di Sanità – “Come dormono gli italiani? Uno su sette dorme male e tre su 10 dormono poco”- https://www.iss.it/news/-/asset_publisher/gJ3hFqMQsykM/content/come-dormono-gli-italiani-uno-su-sette-dorme-male-e-tre-su-10-dormono-poco
- Mayo Clinic – Sleeping pills: what’s right for you? https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/insomnia/in-depth/sleeping-pills/art-20043959
- Qaseem A. et al., Annals of Internal Medicine, 2016 – ACP Guidelines on CBT-I –https://www.acponline.org/acp-newsroom/acp-recommends-cognitive-behavioral-therapy-as-initial-treatment-forchronic-insomnia#:~:text=Cognitive%20behavioral%20therapy%20can%20be,be%20caused%20by%20another%20disease
- Trauer JM et al., “CBT for chronic insomnia: a meta-analysis”, Annals of Internal Medicine, 2015 – https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M14-2841
- Sleep Foundation – “CBT-I for Insomnia” https://www.sleepfoundation.org/insomnia/treatment
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