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Menopausa e Disturbi del Sonno: Una Guida Completa

Menopausa e Disturbi del Sonno: Una Guida Completa

La menopausa segna un periodo di grandi cambiamenti ormonali per le donne, influenzando diversi aspetti della salute, incluso il sonno.

Scopri come questi cambiamenti possono alterare i tuoi pattern di riposo e quali strategie possono aiutarti a dormire meglio. La menopausa e i disturbi del sonno, spesso, sono strettamente correlati.

Questa fase biologica segna la fine del periodo fertile femminile ed è caratterizzata da un intenso cambiamento ormonale che influisce direttamente sulla qualità del sonno.

Cosa succede durante la menopausa

La menopausa è definita come il periodo di 1 anno trascorso dall’ultimo ciclo mestruale. Tuttavia, i cambiamenti dei livelli di ormoni steroidei femminili iniziano a verificarsi già 7-10 anni prima della menopausa, portando ad una diminuzione dell’estradiolo e dell’inibina, che è l’ormone che favorisce la maturazione dei follicoli ovarici, come pure ad un aumento dell’ormone follicolo-stimolante e dell’ormone luteinizzante.

Le donne subiscono cambiamenti fisici e psicologici a seguito di tali cambiamenti ormonali, avvertendo sbalzi d’umore, ansia, stress, e disfunzioni sessuali.

Effetti sul sonno

Molte donne in questo periodo lamentano soprattutto disturbi del sonno, che aumentano con l’avanzare dell’età con prevalenza variabile: dal 16% al 42% nelle donne in premenopausa, dal 39% al 47% nelle donne in perimenopausa e dal 35% al 60% nelle donne in post-menopausa. I disturbi del sonno spesso comprendono difficoltà nell’addormentarsi, risvegli frequenti e risveglio mattutino precoce.

L’origine specifica dei disturbi del sonno nelle donne in menopausa non è ancora chiara e sembra essere diversa a seconda dei sintomi specifici del disturbo del sonno. Può avere cause indirette, collegate ad altri suoi sintomi tipici, oppure cause dirette, associate alle alterazioni della biochimica del sonno a livello cerebrale.

Principali Disturbi del Sonno Durante la Menopausa

Durante la menopausa, il calo degli estrogeni porta a numerosi cambiamenti fisici e psicologici, tra cui disturbi del sonno come difficoltà nell’addormentarsi, risvegli frequenti e un sonno frammentato che possono significativamente influenzare la qualità della vita.

Nelle prossime sezioni si prenderanno in considerazione i principali disturbi del sonno che possono essere portati o intensificati dalla menopausa.

Vampate di Calore e Influenza sul Sonno

Le vampate di calore, comunemente associata alla diminuzione del livello degli estrogeni, sono uno dei sintomi più comuni e fastidiosi della menopausa, causando un’improvvisa sensazione di calore e frequenti risvegli notturni, che disturba il naturale ciclo del sonno e riduce la qualità del riposo notturno.

Diversi studi mostrano infatti come gli estrogeni abbiano la capacità di regolare l’attività di un gruppo di neuroni responsabili della termoregolazione, collocati in una zona encefalica chiamata ipotalamo (non lontano dal nucleo di neuroni in cui risiede l’orologio biologico circadiano).

Il calo estrogenico tipico della menopausa avrebbe dunque un effetto anche su questa importante funzione dell’organismo, generando sbalzi improvvisi della temperatura corporea, seguiti da episodi acuti di vasodilatazione, dispersione del calore e conseguente calo della temperatura corporea interna.

Le vampate sono imprevedibili, si verificano in qualsiasi momento anche durante il riposo, e quindi sono direttamente correlate ad un sonno frammentato, fatto di risvegli frequenti e quindi di scarsa qualità.

Ben il 46% delle persone ha difficoltà a dormire negli anni che precedono la menopausa. Dopo la menopausa, circa la metà delle persone soffre di disturbi del sonno, tenendo conto che oltretutto l’insonnia diventa più comune quando si invecchia: con l’avanzare dell’età, infatti, spesso diventa più difficile addormentarsi, restare addormentati e ottenere un sonno continuo, profondo e di qualità.

L’insonnia in menopausa è un fenomeno multifattoriale, riconducibile a cambiamenti nel metabolismo fisiologico e ormonale, che sia singolarmente che nel loro insieme determinano l’insorgere di disturbo del sonno che impatta sul benessere dell’organismo. Tuttavia, una percentuale considerevole di donne in menopausa può avere un disturbo primario del sonno.
Tra le cause più frequenti di disturbo del sonno in menupausa, assumono un ruolo predominante le vampate e le sudorazioni notturne, che per natura interrompono il sonno anche per più episodi durante il riposo notturno.

Uno studio condotto negli Stati Uniti ha mostrato che l’85% delle donne negli Stati Uniti sperimenta le vampate di calore (circa 143 milioni di donne); tra queste, il 64% riporta significativi disturbi del sonno e tassi più elevati di insonnia a causa delle vampate di calore.

Ciò indica un impatto sostanziale sulla qualità del sonno tra un ampio segmento di donne che sperimentano sintomi menopausali, che possono protrarsi anche per 20 anni dall’insorgere della menopausa.

Sindrome delle Gambe Senza Riposo e Menopausa

La sindrome delle gambe senza riposo (Resless legs syndrome, RLS), può essere più frequente durante la menopausa, può causare una sensazione irresistibile di muovere le gambe, interrompendo il sonno e portando a insonnia e stanchezza diurna.

La sindrome delle gambe senza riposo (Resless legs syndrome, RLS) è un disturbo neurologico relativamente comune e prevalente nelle donne rispetto agli uomini, poiché le riserve di ferro delle donne restano sempre inferiori a causa della perdita di sangue che avviene in corrispondenza del ciclo mestruale.

È una sindrome caratterizzata dall’inattività indotta, per lo più notturna, con una sensazione di disagio alle gambe che induce a muoverle senza sosta per trovare sollievo. Quando questi movimenti periodici delle gambe si verificano durante il sonno, contribuiscono a provocare insonnia.

Questo disturbo ha una base genetica, e studi compiuti su diverse popolazioni riportano la presenza di fattori ereditari in percentuali nel 40% -60% dei casi.
Ad oggi, sono stati proposti diversi meccanismi per spiegarne la causa: in particolare, la RLS sembra avere una correlazione con la diminuzione dei livelli di ferro nel sistema nervoso centrale, soprattutto nella zona del cervello deputata alla produzione di dopamina, un neurotrasmettitore che ha contribuisce a modulare l’attività muscolare.
Nelle donne i sintomi della RLS fluttuano al variare dei livelli di estrogeni. La letteratura mostra come le donne in gravidanza siano particolarmente a rischio per questa patologia, e che uno dei fattori predisponenti sia il numero di gravidanze e parti.

Paradossalmente, anche la menopausa aumenta la prevalenza e la gravità dei sintomi, indipendentemente dall’assunzione di terapia ormonale sostitutiva: sia il basso livello di ferro che i cambiamenti dei livelli degli estrogeni -più che i livelli assoluti- possono essere responsabili dell’inizio dei sintomi, e ciò può spiegare la vulnerabilità delle donne a questa condizione.

In menopausa, i sintomi della RLS possono essere inoltre aggravati anche dalla comorbidità con altre condizioni, come emicrania, depressione e ansia, cui le donne sono particolarmente esposte. Tutte queste condizioni, prese singolarmente e nel loro insieme, hanno un impatto rilevante sulla qualità del sonno, portando a deprivazione di sonno, interruzioni e continui risvegli, fino a culminare nell’insonnia grave.

Ruolo degli Estrogeni e della Melatonina

La diminuzione della melatonina, insieme al calo degli estrogeni, gioca un ruolo cruciale nella deregolazione del ritmo circadiano durante la menopausa, peggiorando i disturbi del sonno e complicando ulteriormente la gestione del riposo notturno.

Un tema su cui si accende la discussione nella letteratura scientifica riguarda la comunicazione bidirezionale tra melatonina ed estrogeni, che sembrano avere tra loro una reciproca influenza. Alcuni studi mostrano come gli ormoni riproduttivi influenzino il picco notturno della melatonina, i suoi livelli circolanti e durata della sua secrezione. A sua volta, la secrezione endogena di melatonina diminuisce all’aumentare dell’età, varia con il sesso e, nelle donne in menopausa, è stata osservata l’associazione tra la significativa riduzione dei livelli di questo ormone e la deregolazione del ritmo circadiano e della struttura del sonno.

È chiaro, tuttavia, che l’attuale insieme di conoscenze è solo la punta dell’iceberg di una rete complessa delle interazioni tra melatonina ed estrogeni. I meccanismi di questa relazione non sono ancora del tutto noti, ma risulta chiaro come la loro interconnessione abbia ampi effetti sul metabolismo, sul benessere sulla struttura del sonno, fondamentale per un buon equilibrio dell’organismo nel suo complesso.

Strategie e Soluzioni per Migliorare il Sonno

Comprendere l’impatto della menopausa sui disturbi del sonno e implementare strategie mirate può non solo migliorare il sonno, ma anche aumentare la qualità di vita complessiva durante questo periodo di transizione per le donne.

Per chi affronta questi sintomi esistono percorsi che possono mitigare l’impatto della menopausa sulla qualità del riposo e intervenire sui disturbi di insonnia.

Se l’alterazione del sonno ha a monte delle cause che tutte insieme concorrono a determinare il grado di disturbo e impatto sulla qualità della vita, altrettanto ampi possono essere gli effetti che invece a valle determinano uno stato generale di ridotto benessere. Ancora peggio, un sonno di scarsa qualità può portare a più sintomi, oltre all’ansia di non riuscire a dormire.

Quali strategie adottare per migliorare il sonno in menopausa?

Gli approcci possono essere diversi e possono integrarsi l’un l’altro: sviluppare una routine automatica se svegliati da vampate e sudorazioni notturne, oltre che buone abitudini di sonno, possono aiutare ad alleviare i sintomi e migliorare il sonno.

Sonirico propone la terapia CBT-I quale trattamento di prima linea per le donne che presentano sintomi di insonnia anche in relazione alla menopausa, ma non solo:

  • Perimenopausa, menopausa e postmenopausa.
  • Menopausa precoce o insufficienza ovarica prematura (POI).
  • Per le donne che non possono sottoporsi alla terapia ormonale.
  • Per le donne che desiderano utilizzare un trattamento non ormonale per la menopausa.
  • Per le donne che desiderano utilizzare un trattamento non ormonale in aggiunta alla terapia ormonale.

Se vuoi saperne di più puoi parlarne con noi.

 

Articolo redatto dalla Dr. Marta Bonaconsa, Neurobiologa

Bibliografia

Cipolla-Neto et al., – The Crosstalk between Melatonin and Sex Steroid Hormones. Neuroendocrinology 2022.


Padilla et al., – A Neural Circuit Underlying the Generation of Hot Flushes. Cell Rep. 2018.


Tandon et al ., – Menopause and sleep disorders. J Mid-life Health 2022.


Mary V. Seeman – Why Are Women Prone to Restless Legs Syndrome? Int. J. Environ. Res. Public Health 2020.

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